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INTERNET E INTELLIGENZA: NUOVI SCENARI EVOLUTIVI

15/10/2009

L'avvento di internet come fenomeno di massa a metà degli anni novanta del secolo scorso ha decisamente cambiato il modo di vivere della società post-industriale. Non solo. La stessa internet è in continua evoluzione, è pertanto verosimile che tali cambiamenti siano solo all'inizio. Cos'altro ci possiamo aspettare per il futuro prossimo? In quali altri modi il passaggio dalla società del carbone e del petrolio a quella in cui i beni più preziosi saranno l'informazione e la conoscenza potrà influire sul nostro modo di vivere? 

 Un primo cambiamento può senz'altro essere individuato nel modo in cui l'informazione e la conoscenza vengono considerate e gestite. La differenza fondamentale nella gestione della conoscenza con l'epoca pre-computer e pre-internet consiste nella dimensione delle informazioni accumulabili e nella velocità di elaborazione delle stesse. Un'informazione, per sè, è un dato oggettivo. E' l'uso che ne viene fatto che può determinare diversi tipi di conseguenze Nell'era digitale un'informazione può essere diffusa ed elaborata in proporzioni esponenzialmente superiori rispetto all'era "analogica". Cambia anche il concetto di conoscenza, che da centrale e individuale, circoscritta alle capacità di apprendimento e mnemoniche del singolo individuo, diventa distribuita, in modo che la conoscenza del singolo costituisca solo una parte elementare di quella globale. La differenza con il passato è che tramite internet è molto più facile e molto più veloce mettere insieme le conoscenze dei singoli, il che rende anche la conoscenza globale distribuita mai uguale a sè stessa, estremamente dinamica, mutevole, plastica, dato che ogni individuo che entra o esce dalla rete porta o toglie conoscenza. 

Come si evolverà la conoscenza e come sarà gestita in seguito alla connettività sono previsioni relativamente facili da fare, almeno per il futuro prossimo. Verosimilmente, gli strumenti multimediali andranno verso una progressiva integrazione, probabilmente un solo apparecchio li integrerà tutti, e sarà prevalentemente portatile o trasportabile. La conoscenza, l'informazione e la ricreazione saranno distribuiti a livello globale su server sempre più capienti, e tali dati saranno sempre disponibili, gli utenti non avranno più bisogno di supporti esterni come hard disk o simili, ma sarà necessario avere sempre con sè lo strumento che garantisca la connettività alla rete di server sulla quale sarà immagazzinata la conoscenza. I conenuti saranno disponibili a pagamento, dietro sponsorizzazione, gratuitamente o abusivamente, ma il vero pericolo sarà l'eccesso di dati. 

 Di fronte alla mole crescente di informazioni di cui si dispone e alla velocità di reperibilità ed elaborazione delle stesse, un modo in cui la gestione di tali dati può influenzare il nostro modo di vivere è strettamente connesso con uno degli aspetti di cui l'intelligenza è costituita. Tradizionalmente, uno degli elementi dell'intelligenza è individuato infatti nel problem solving, la capacità di risolvere i problemi. Nell'era digitale, uno dei problemi, paradossalmente, più importanti da risolvere sta invece diventando il problem finding, la capacità, cioè, di porre le giuste domande. Questo è uno dei modi in cui l'intelligenza sta mutando in seguito alla diffusione di internet come mezzo di comunicazione di massa. Come tale, cioè come mezzo di comunicazione di massa, internet è interattivo. A differenza di quelli tradizionali, che si pongono solo come fonti unidirezionali di informazioni, internet dà la possibilità, a fianco a quella di ottenerne, di dare informazioni, moltiplicandone potenzialmente le fonti per quanti individui fanno parte della rete, possibilità dalla quale deriva la necessità di sapere più precisamente possibile cosa chiedere. Questo sta determinando la necessità di ridefinire il concetto stesso di intelligenza, in quanto i vecchi modi di pensare potrebbero risultare obsoleti di fronte a questa nuova forma di gestione delle informazioni. Se nell'era predigitale il problema relativo all'informazione poteva essere la difficoltà nel reperirla, nell'era digitale il problema che viene delineandosi sempre più chiaramente è quello opposto, cioè l'overload informativo, l'eccesso di informazioni. Uno degli aspetti più preoccupanti della moltiplicazione delle informazioni e delle relative fonti, è quello connesso alla capacità individuale di saper riconoscere le fonti e le informazioni affidabili da quelle inaffidabili. E' un esercizio che mette alla prova la nostra fiducia selettiva. Ogni giorno, chiunque navighi in internet è esposto a una certa quantità di messaggi, alcuni dei quali completamente falsi, altri solo in parte, altri completamente veri. Questo accade anche nella realtà concreta, ma, ancora una volta, bisogna sottolineare come la differenza fondamentale tra realtà concreta e virtuale consista nella quantità e nella velocità più che nella qualità. Alcuni autori parlano di internet come della prima forma di intelligenza collettiva, una intelligenza, cioè, costituita da una enorme massa di informazioni, su ognuna delle quali ogni navigatore può in teoria (e spesso è proprio ciò che accade in pratica) esprimere il proprio punto di vista e condividerlo con tutti gli altri fruitori della medesima informazione, aumentando esponenzialmente la conoscenza creata intorno a un un input iniziale. Da questo punto di vista, si potrebbe vedere la struttura di internet come una sorta di sistema nervoso centrale di livello superiore. I rischi legati alla difficoltà nel riconoscere le fonti di informazioni veritiere in internet sono stati definiti nel loro complesso da alcuni autori come fenomeno dell'eroding truth, mentre gli stessi rischi legati alla perdita di fiducia nelle fonti informative come eroding trust.

 Saper orientarsi miratamente verso le fonti informative più affidabili, sviluppare un sottile senso critico, rappresenteranno sicuramente alcuni dei modi in cui la forma dell'intelligenza sarà influenzata nelle generazioni a venire. Un altro di questi modi potrebbe essere rappresentato dalla possibilità offerta dalla realtà virtuale di assumere diverse identità, per quanto questo aspetto potrebbe essere più interessante dal punto di vista emotivo che da quello cognitivo. A questo proposito bisogna ricordare che secondo alcuni autori la rete, lungi dall'omologare i suoi utenti come fanno i mezzi di comunicazione di massa tradizionali, aumenterà la soggettivita di chi ne farà parte. Più in generale, per fruire di internet nel modo più utile, sarà necessario disporre di quella che alcuni studiosi hanno definito psiche abbondante, poichè l'uso della rete, finalizzato soprattutto all'apprendimento, richiede una mentalità, una modellistica, un dispositivo mentale specifici.

 

Enzo Artale

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